Il decreto legislativo n. 24 del 2023, dando attuazione alla direttiva UE 2019/1937, ha attuato nell’ordinamento giuridico italiano una disciplina orizzontale delle segnalazioni di illeciti (c.d. whistleblowing) non più marcatamente scissa tra l’ambito pubblicistico – regolato all’interno del Testo unico per gli enti pubblici (D.lgs. n. 165/2001, art. 54-bis) – e quello privatistico, incardinato all’interno del D.Lgs. n. 231/2001 (art. 6, commi 2-ter e 2-quater). Le richiamate prescrizioni sono state abrogate dal decreto.
In ambito privatistico, ferma restando la disciplina unitaria del decreto 24, la modifica introdotta all’articolo 2-bis del decreto 231 ora sancisce che i modelli di organizzazione e gestione ivi disciplinati, prevedano anche:
- i canali di segnalazione interna,
- il divieto di ritorsione e
- il sistema disciplinare in relazione al whistleblowing.
In questa tornata dell’analisi della nuova disciplina, esaminiamo il sistema delle tutele e i punti di contatto con la materia della protezione dei dati personali.
Le precedenti puntate sono state pubblicate con gli Editoriali del 7 settembre 2023 e 5 ottobre 2023.
Continua…