Con comunicato stampa del 29 Febbraio 2024 il Garante privacy ha reso noto l’emissione di un proprio provvedimento sanzionatorio di oltre 79 milioni di euro contro Enel Energia per violazioni dei trattamenti a fini di telemarketing (doc web n. 9988710).
Il valore della sanzione è il più alto mai applicato sinora dall’autorità italiana.
Precedente del 2021
In precedenza, Enel Energia era già stata oggetto di sanzione per oltre 26 milioni, in questo stesso ambito, nel 2021 (doc. web n. 9735672; v. Editoriale del 27 gennaio 2022).
Il provvedimento sanzionatorio numero 443/2021 era stato successivamente impugnato dall’azienda dinanzi al Tribunale di Roma.
Tribunale di Roma accoglie ricorso Enel energia
Il Tribunale di Roma (sent. n. 9551/2022 del 13/2/2023) accoglie il ricorso presentato da Enel Energia per l’annullamento del provvedimento del Garante numero 443/2021 e per la pubblicazione dell’avvenuto annullamento sul sito web dell’autorità.
Non si è al corrente se la decisione del Tribunale di Roma sia stata successivamente impugnata dal Garante in Cassazione, anche se lo si ritiene molto plausibile in quanto la decisione del giudice di Roma verte su un aspetto procedurale di rilievo.
Merito della decisione del Tribunale
Il Tribunale di Roma non è entrato nel merito dei rilievi sollevati dall’autorità nei confronti dell’azienda in quanto, come si vedrà in seguito, ha ritenuto fondato il primo motivo di ricorso, assorbente rispetto agli altri, riguardante la tardività della contestazione; vale a dire, il mancato rispetto dei termini del procedimento previsti dal regolamento 2/2019, concernente lo svolgimento dei compiti e l’esercizio dei poteri demandati all’autorità (doc. web n. 9107633).
Provvedimento Axpo 2023
Per contestazioni analoghe a quelle del caso Enel Energia del 2021 (conclusione di contratti non richiesti), il Garante ha emesso il provvedimento sanzionatorio n. 427 contro Axpo Italia il 28 settembre 2023 (doc web n. 9940988).
Il provvedimento del Garante ingiunge ad Axpo il pagamento di una sanzione di 10 milioni di euro.
Anche in questa circostanza, Axpo ricorre al Tribunale di Roma contro il provvedimento sanzionatorio del Garante adducendo, tra i motivi del ricorso, la presunta tardività della contestazione delle violazioni da parte dell’autorità, chiedendo altresì la sospensione dell’efficacia esecutiva dell’ordinanza ingiunzione n. 427.
Tribunale di Roma rigetta sospensiva Axpo
Il Tribunale di Roma, decidendo sulla sola istanza cautelare della sospensione, la rigetta con decisione n. 50682/2023 del 12 febbraio 2024, rinviando all’udienza già fissata al 7 luglio 2024 per la decisione sul merito.
Continua…