Il caso C-446/21 presso la Corte di giustizia della UE vede come protagonisti Maximilian Schrems, noto attivista per la privacy, e Meta Platforms Ireland Ltd, la società responsabile delle operazioni di Facebook in Europa.
Questa controversia rappresenta un momento rilevante nel dibattito continuo sul modello economico basato sulla pubblicità personalizzata, ottenuta dai social network attraverso la raccolta e l’analisi dei dati personali degli utenti. Importanti le implicazioni legali di questo caso, poiché toccano direttamente le nuove condizioni d’uso di Meta post-GDPR e le interpretazioni giuridiche derivanti da precedenti giudiziari.
In questa puntata dell’Alert, esploreremo in dettaglio i vari aspetti della vicenda, i precedenti giudiziari e le decisioni della Corte, con l’obiettivo di fornire una chiara ed esauriente comprensione del contesto e delle conseguenze di questa importante causa legale.
Vicenda
Il caso C-446/21 riguarda una controversia che ha origine dal modello economico di Facebook, che si basa sulla pubblicità personalizzata ottenuta attraverso la raccolta e l’analisi dei dati personali degli utenti. Meta Platforms Ireland ha adottato nuove condizioni d’uso in seguito all’entrata in vigore del GDPR il 25 maggio 2018. Schrems ha accettato queste nuove condizioni per continuare a utilizzare Facebook ma successivamente ha citato in giudizio Meta per aver utilizzato a fini promozionali propri dati personali anche sensibili e parzialmente acquisiti da terzi.
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